Keil Space Florence Opening 2023

Come si saranno sentiti gli impiegati dell’amministrazione di un certo conglomerato produttore di cera per mobili e pavimenti del Midwest statunitense quando entrarono per la prima volta nel nuovo palazzo aziendale. Tutta quella luce, e il profumo dei prodotti che la loro industria elargiva al mondo.

Il nostro lavoro non solo è utile al mondo, ma serve anche per abbellirlo. Lavorando insieme, rendiamo grande questa civiltà.’

Quale spirito riempì i cinici entusiasti d’arte di Manhattan quando per la prima volta si promanarono verso l’altro sul cemento levigato della rampa a spirale che portava verso la luce, con spiazzanti opere di arte astratta appese alle pareti che pendevano verso il parco fuori.

‘Questo è un nuovo mondo, e ora ne facciamo parte.’

Una struttura che è diversa dalle precedenti idee su come dovrebbero apparire edifici del suo genere ricostruisce anche chi vi entra. Uno sguardo attorno al nuovo e sconcertante ambiente suscita un piacevole dubbio.

‘Ho varcato la soglia del futuro? oppure fatto un passo indietro dentro un passato che si rivela molto diverso da come immaginavo doveva essere. Queste immagini che vedo sono petroglifi rimasugli di una civiltà scomparsa, o i lasciti degli ambasciatori di una civilizzazione avanzata che hanno scelto di restare invisibili e anonomi per il nostro beneficio?’

Un viaggiatore gira per una città sconosciuta, attratto da nuove visioni. Un cancello d’entrata che si apre verso il basso gli fa cenno, lo straniero scende. “Hello? C’è qualcuno?”

La risposta è silenzio. Il forestiero entra.

Strane iterazioni del monolito nel film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick hanno attraversato lo spazio interstellare per atterrare nella Culla del Rinascimento.

‘Sono entrato abusivamente in un club privé dove sconosciute forme d’intimità avvengono invisibilmente e anonimamente?’

Lo spazio si spalanca come un’affascinante grotta, traendo sempre più dentro lo sconosciuto.

‘Sono richiami di uccelli ciò che sento? Donde proviene l’olezzo di vaniglia? Chi ha fatto queste forme misteriosamente potenti. Si può far danzare il metallo?’

La distanza tra gli Uffizi e Keil Space non sono misurabili nei soliti termini umani. L’intervento umano e l’invenzione artistica sono stranezze vitali nell’universo quasi vuoto di materia. Keil Space, altrettanto poco affollato, ronza di un’energia silenziosa. La natura e il tempo si manifestano in sorprese illimitate. La città rinascimentale e l’ignoto sono separati solo da pochi gradini che scendono dal viale che ha preso il nome di uno dei suoi più grandi geni.

 

Benvenuti.